The material study of ancient coins is very often rendered particularly challenging by several factors: the presence of surface alteration products; the occasional or deliberate, e.g., forgery, changes in the composition of the base alloy; the misleading information deriving from historical and literature sources.
We present herewith a multi-analytical approach to the study of ancient coins. The selected test samples are coins widely used in the Venetian Republic over a time span ranging from the second half of the 16th until the early years of the 17th century: the so-called “sesino”. The rationale of the study was to establish a model, taking into account the layered structure of the surface region of the coins, that once validated could be used for a fully non-destructive characterization of similar items. The specific interest of the results obtained from this investigation is twofold. First, the actual composition of the copper based alloy used for these specific type of Venetian coin, has been measured for the first time with direct measurements on the coin cross-section. Second, the detailed characterization of the coins provides an essential background knowledge for a fully non-destructive characterization of the same kind of coins.
Si è tenuto ad Ala (TN) lo scorso 14 Dicembre, alle 20:30, presso l’Auditiorium della Cassa Rurale Vallagarina la prima conferenza sui sesini veneziani relativi alla raccolte numismatiche di proprietà del Comune di Ala (TN).
La conferenza si è tenuta con il patrocinio del Comune di Ala, rappresentato dal Vicesindaco dr.ssa Tomasi, e dall’Università di Trento, Laboratorio di Beni culturali presso il Dipartimento di ingegneria Industriale.
Da parte nostra abbiamo curato la presentazione al pubblico intervenuto delle analisi dei materiali svolte presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler di Trento, mentre la parte numismatica è stata curata dalla dr.ssa Beate Marcinik.
Il titolo della presentazione della conferenza ad Ala (TN)
Introduzione del Vicesindaco di Ala (TN) dr.ssa Tomasi
Introduzione storica della conferenza ad Ala (TN)
Il contesto storico
I sesini furono introdotti nella Repubblica di Venezia durante il governo del Doge Francesco Donato (1545-1553) al fine di consolidare la propria presenza nei territori dell’entroterra. Il Consiglio dei Dieci ne ordinò la sua prima coniazione per decreto nel 19 Ottobre del 1547. Si trattava di una nuova moneta in mistura di argento e rame, dove il metallo prezioso era meno del 50%.
La penisola italiana nel XVI secolo
Il sesino fu una moneta che ebbe notevole successo in campo commerciale soprattutto per le transizioni quotidiane, dato il modesto valore rispetto alle monete argentee chiamate “ducati”. I sesini erano anche definiti doppi quattrini. Il loro valore era equivalente a otto piccoli denari, anch’essa una moneta a in mistura a basso tenore di argento. I piccoli denari erano a loro volta soprannominati piccioli e, per il modesto valore, presto ribattezzati dal popolo bagattini. Dodici piccioli erano equivalenti ad un soldo veneziano.
Il sesino fu largamente accettato anche al di fuori dei territori della Repubblica; a riprova della sua ampia circolazione, si hanno numerosi ritrovamenti in diversi scavi archeologici in molte aree del Trentino Alto Adige.
Sfortunatamente, con il successo iniziarono anche la produzione di contraffazioni da parte di diverse zecche del nord Italia (tra le quali Masserano, Passerano, Frinco). La produzione clandestina di monete, non solo sesini ma anche monete di più alto valore era un problema ben noto al Senato veneziano sin dal XIII secolo, e causò danni ingenti all’economia della Repubblica di Venezia, che dovette intervenire in maniera decisa.
Il Senato di Venezia ordinò in una prima fase il ritiro delle monete, la loro rifusione e riconiatura con una nuova legenda. In una seconda fase, visto il continuare delle contraffazioni, i sesini furono aboliti con decreto del 15 Dicembre 1600. Le nuove emissioni furono sospese per sempre nel corso del 1603, e non furono più riprese.
Si terrà ad Ala (TN) il prossimo 14 Dicembre, alle 20:30, la prima conferenza sui sesini veneziani relativi alla raccolta numismatica di proprietà del Comune di Ala (TN), di cui saremo relatori per la parte di analisi dei materiali svolta presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.
In allegato la locandina dell’evento.
Il contesto storico
I sesini furono introdotti nella Repubblica di Venezia durante il governo del Doge Francesco Donato (1545-1553) al fine di consolidare la propria presenza nei territori dell’entroterra. Il Consiglio dei Dieci ne ordinò la sua prima coniazione per decreto nel 19 Ottobre del 1547. Si trattava di una nuova moneta in mistura di argento e rame, dove il metallo prezioso era meno del 50%.
La penisola italiana nel XVI secolo
Il sesino fu una moneta che ebbe notevole successo in campo commerciale soprattutto per le transizioni quotidiane, dato il modesto valore rispetto alle monete argentee chiamate “ducati”. I sesini erano anche definiti doppi quattrini. Il loro valore era equivalente a otto piccoli denari, anch’essa una moneta a in mistura a basso tenore di argento. I piccoli denari erano a loro volta soprannominati piccioli e, per il modesto valore, presto ribattezzati dal popolo bagattini. Dodici piccioli erano equivalenti ad un soldo veneziano.
Il sesino fu largamente accettato anche al di fuori dei territori della Repubblica; a riprova della sua ampia circolazione, si hanno numerosi ritrovamenti in diversi scavi archeologici in molte aree del Trentino Alto Adige.
Sfortunatamente, con il successo iniziarono anche la produzione di contraffazioni da parte di diverse zecche del nord Italia (tra le quali Masserano, Passerano, Frinco). La produzione clandestina di monete, non solo sesini ma anche monete di più alto valore era un problema ben noto al Senato veneziano sin dal XIII secolo, e causò danni ingenti all’economia della Repubblica di Venezia, che dovette intervenire in maniera decisa.
Il Senato di Venezia ordinò in una prima fase il ritiro delle monete, la loro rifusione e riconiatura con una nuova legenda. In una seconda fase, visto il continuare delle contraffazioni, i sesini furono aboliti con decreto del 15 Dicembre 1600. Le nuove emissioni furono sospese per sempre nel corso del 1603, e non furono più riprese.